Gli interventi sanitari più poveri del mondo sono caratterizzati dal comune denominatore di discontinuità. Pertanto nella maggioranza dei casi sono inefficaci nel tempo. Tale approccio, pur rappresentando un utilissimo strumento laddove si interviene nelle fasi di emergenza, quasi sempre rischia di lasciare le popolazioni completamente disorientate nelle fasi immediatamente successive. Di qui la necessità di predisporre piani di intervento duraturi, ripetibili, sostenibili e non per ultimo,in grado di creare economia locale. Costruire un ospedale, inviare risorse tecnologiche ed umane volontarie e' certamente una cosa grandiosa ma ci si domanda cosa succede quando le attrezzature diventano obsolete, quando i volontari fanno ritorno ai loro paesi? Questo e' solo uno dei tanti esempi. Le grandi organizzazioni, governative e non, che attualmente finanziano la maggioranza dei progetti nel mondo, si muovono su linee guida o regolamenti idonei a dare risposte concrete a queste problematiche? Il dibattito, attraverso il confronto di esperienze illustrate da coloro che vivono o hanno vissuto sul campo la gestione di progetti, mira ad evidenziare le questioni esposte e ad individuare possibili azioni correttive. La maggior parte di coloro che giungono in Italia e' fondamentalmente in buona salute. Una volta nel nostro paese, però, gli immigrati vedono progressivamente impoverire il loro stato di salute in quanto esposti a molti fattori di rischio da addurre allo stato di povertà. La mancanza di informazioni e la scarsa accessibilità alle strutture sanitarie aggrava pesantemente la situazione portando al progressivo esaurimento del patrimonio di salute di cui l'immigrato e' portatore. La persona immigrata di solito si rivolge ai servizi sanitari solo in caso di urgenza o di malattia conclamata. Una sfida della sanità pubblica e' di riuscire a garantire accesso ai sevizi e percorsi di tutela per tutte quelle persone che, per diversi motivi, si trovano in condizioni di fragilità sociale. Migliorando l'accesso alle cure mediche per il benessere dei migranti disagiati si contribuisce a creare degli ambienti più prosperi, coesi e salutari. Le buone norme, tuttavia non bastano. Un problema a parte e'rappresentato dagli immigrati disagiati ed in condizione di irregolarità. La paura e la diffidenza sono elementi non trascurabili. Le difficoltà linguistiche e le differenze culturali potenziano il problema ed evidenziano come il tema di promozione della salute tra i migranti vada affrontato con un approccio ampio che includa l'inserimento sociale. In tutto questo diventa basilare la formazione degli operatori per un' efficace presa in carico dei migranti.


Informazioni generali

n°7 (sette/5) crediti

Il Convegno rientra nel Programma Nazionale di Educazione Continua in Medicina (ECM) del Ministero della Salute per Medici Chirurghi (tutte le discipline). Ai fini dellʼattribuzione dei crediti formativi è prevista la rilevazione delle presenze dei partecipanti a tutte le sessioni scientifiche mediante firma allʼingresso ed al termine dei lavori.
La frequenza parziale dà diritto alla sola certificazione delle ore di presenza effettuate, ma non sarà ritenuta utile ai fini dellʼassegnazione dei crediti formativi. La certificazione dei crediti ottenuti dai partecipanti avverrà sulla base delle ore effettive di frequenza alle sedute scientifiche e del risultato dei questionari rilasciati al termine del convegno. Lʼattestato di partecipazione ECM riportante il numero dei crediti assegnati verrà inviato per posta elettronica entro tre mesi dalla data del Convegno a cura della Segreteria ECM dopo aver effettuato tali verifiche.

Iscrizione

Lʼiscrizione al Convegno è gratuita ma obbligatoria e può essere effettuata on line sul sito web www.ordinemedicisalerno.it  seguendo lʼordine cronologico di ricevimento.
Tutti i partecipanti riceveranno lʼattestato di frequenza ed i primi 100 iscritti, partecipanti allʼintera durata dellʼevento, riceveranno i crediti ECM.